Il lago Lèman ovvero il lago di Losanna o Ginevra è stata una gradita sorpresa. Sono arrivato dalla Francia convinto di fare un pò di vacanza, ovvero riposare le gambe, e così ho fatto.
Non è stato affatto difficile perchè i luoghi sono molto turistici e frequentati da gente con un discreto portafoglio.
Il mio arrivo a Ginevra nel primo pomeriggio mi consente di girarla con tranquillità. È una città della Svizzera francese quindi qui si parla francese e si seguono le notizie francesi. Non esistono praticamente industrie ma società di servizi, banche, finanza ecc.
Trovo quella che, se ho capito bene, dovrebbe essere la panchina più lunga al mondo.
Visito per pura curiosità la sede delle nazioni unite dove faccio fatica a fare due foto perchè pieno di giapponesi che a rotazione fanno foto all’infinito.
Infine dopo un rapido giro in centro mi rilasso nel lungo lago che è davvero emozionante.
Ho appuntamento alle 18.30 da Patricio, un cittadino di Ginevra da più di venti anni ma di origine cilena. Mi ospiterà per la notte, ma prima di andare da lui passo da un biciclettaro della città e cerco di risolvere il risultato di un uso poco ortodosso della mia gomma posteriore.
Sono fortunato e trovo la stessa gomma usata e ad un costo irrisorio. Speriamo di farla arrivare sana e salva fino a casa.
Con Patricio invece vado a fare un aperitivo nel lungo lago dove i ginevrini si radunano. Con le ottime giornate di sole l’atmosfera è davvero speciale.
Ginevra è una città bella e Patricio mi spiega un sacco di cose; per la prima volta nel mio viaggio ho una guida 😁. Qui non ci sono da visitare tanti monumenti, chiese o robe simili ed è una caratteristica delle città svizzere.
L’indomani riparto con destinazione Losanna e Patricio mi anticipa che ci sarà da sudare…
La strada di collegamento tra le due città è brutta e noiosa. È caldo e decido di andare a vedere se il lago è balneabile.
Praticamente trovo una piccolissima baia, acqua limpida, fondale sabbioso e ho il costumino pronto subito addosso. Insomma mi rinfresco a dovere, mangio e mi rilasso.
Raggiungo Losanna e sul lungo lago è tutto un susseguirsi di parchi, parchetti, gente che gioca a volley, bagnanti, pattinatori, chi fà il barbecue insomma un casino. Mi fermo e mangio nuovamente.
Sono bello pieno quando decido di visitare la città e vedo che la strada inizia a salire, a salire e poi a salire ancora. Abbandono subito l’idea di visitare Losanna!
È tardi e mi dirigo a casa di Victorie e del suo ragazzo. Altra notte su un comodo materasso 😆
Da Losanna, per quest’ultimo giorno sul lago Lèman, seguendo il consiglio di Patricio visito i vigneti, molto famosi e caratteristici per i terrazzamenti.
Non avendo fatto colazione improvviso. Gran goduria.
Ammetto che la zona a picco sul lago e con la giornata di sole è davvero suggestiva. Qui mi vien da pensare a che senso può avere visitare Losanna, fare una fatica bestiale per non vedere praticamente nulla e magari non farsi un giro tra questi posti.
Tutto davvero molto bello.
Il caldo comincia a farsi sentire e decido di troncare la bellissima strada dei vini, che sale un pò troppo per i miei gusti, e raggiungo la litoranea che mi porterà fino a 5 km da Montreux dove vado in camping.
Un rapido bucato, pranzo all’italiana e via in acqua di nuovo. Goduria.
Mi organizzo per andare in bici, ovviamente senza borse, a cenare e visitare Montreux.
Serata magnifica immerso nella movida. Lungo lago pieno di bancarelle, festival del jazz con musica in ogni angolo e un sacco di turisti. Veramente piacevole.
Concludo la mia tre giorni con un doveroso saluto a un idolo e a un gran musicista che qui a Motreux aveva la sua seconda casa . Ciao Freddy!
Ora le Alpi.