Il giorno dopo la visita al ghiacciaio è il giorno in cui il mio viaggio è turisticamente finito. Restano poche cose da vedere: Alpi e lago Maggiore.
Parto da Bettmeralp con l’intenzione e la speranza di evitare il maltempo sul passo Sempione. Quindi, unica volta in tutto il viaggio, sveglia alle 5.
La distanza fino a Briga viene coperta facilmente visto che sono 15 km di discesa. Alle 8.50 sono ai piedi del passo e inizio la salita. Scelgo un taglio strategico che, con discreta pendenza, mi farà ricongiungere con la strada principale a 1200 metri di altitudine. Sulla strada principale c’è traffico ma non tantissimo.
In alto si vedono già dei bei nuvoloni ma alla fine arriverò in cima asciutto. La pendenza non è mai eccessiva, anzi, è abbastanza monotona e il paesaggio non è dei migliori. Ecco perchè non volevo fare questo passo.
Finalmente in cima, a 2000 metri, mi preparo per la discesa con i miei freni quasi finiti e mi vesto perchè non è proprio caldissimo.
Arrivo verso fondo valle e supero il confine, sono in Italia. Eh si, caldo, umidità e buche sulla strada…..sono proprio in Italia!!!:mrgreen:
Il colpo, soprattutto dovuto all’aria pesante, non l’ho assorbito bene e devo fermarmi in un parchetto subito dopo Domodossola a rifiatare.
Riparto non proprio convinto di puntare verso casa poichè inizia pure un forte vento contrario. Mannaggia all’Italia, penso.
Affronto il temporale con i classici sandali e giacca impermeabile. Ad un certo punto non riesco a tenere gli occhi aperti e mi riparo alla meglio sotto una tettoia di una fabbrica.
Riparto e per almeno due o tre volte devo fermarmi per far asciugare la giacca e per capire come chiudere la giornata.
La situazione è pessima visto che, oltre che dal cielo, arriva acqua anche dalle auto che mi affiancano. Decolla anche un elicottero del soccorso alpino e nel monte a fianco si vedono decine di fulmini.
Decido, vedendo il cielo più chiaro, di continuare fino al lago maggiore e a Fierolo mi fermo in campeggio.
L’indomani, per tutta la mattina, il tempo è soleggiato e mi permette di fare qualche foto al lago.
La situazione verso sud è comunque abbastanza nuvolosa e dal primo pomeriggio sono previsti nuovi temporali.
Mi aspettano alcuni chilometri di strade urbane prima di arrivare a Fagnano Olona dove sarò ospitato da Andrea, Sara e i loro due bambini. Tutti super gentilissimi e simpatici. Si aggiungerà anche Morris per la cena. Un grazie di cuore a loro che mi hanno ospitato nella ‘terra del traffico stradale e dei supermercati’, non sarebbe stato facile trovare da dormire. Eh sì, ho scoperto che da Sesto Calende a Busto Arsizio, oltre ad un traffico esagerato, ci sono decine e decine di store e supermarket; solo in una via, vicino Fognano, c’è ne sono una decina!
Da qui a Milano la storia non cambia, anzi, proprio alle porte della città, quando stavo per costeggiare verso un boschetto per fare i miei bisogni esce fuori un transessuale. Porca miseria, sono proprio in Italia!!!😁
Attraverso la città e passo al duomo.
Continuo fino verso Piacenza dove verrò colpito dall’ennesima bomba d’acqua e mi accampo in un vecchio campo da calcio. Negli ultimi due giorni praticamente le strade le scelgo a seconda di dove non si vedono nuvole e fulmini.
Ora sono a Bologna e fra’ un paio di giorni sarò di nuovo a casa.
Questo è l’ultimo capitolo del mio viaggio visto che non c’è più molto da raccontare.
Torno a casa con più di 5000 km e 28000 metri di dislivello percorsi in 74 giorni. Sono tanti ma non sono difficili da realizzare, basta avere il tempo, la voglia e ovviamente un pò di denaro.
Ora starò a casa, mi comprerò un auto nuova, mi troverò un nuovo lavoro che mi occuperà le giornate, comprerò vestiti alla moda, l’ultimo modello di smartphone, ristorante tutti i weekend e basta, basta con questi viaggi! 😜😆😎