Premessa
Il Garmin inReach Mini è un Personal Locator Beacon (PLB) ovvero un segnalatore di posizione satellitare. Per chi non mastica di queste cose va detto che questo tipo di strumento è l’unico che può salvarti la vita in posti dove i normali segnali radio, telefonici ecc. non arrivano.
Che cos’è
Innanzitutto va detto cosa non è:
- non è un telefono satellitare perché non permette la comunicazione bidirezionale in voce;
- non è un GPS cartografico perché non è dotato di display con mappa;
- non è solo un PLB perché permette anche una comunicazione bidirezionale di messaggistica.
Rispetto ad un telefono satellitare il Garmin inReach Mini si può trovare al di sotto dei 300 euro (anno 2019). E’ sicuramente un vantaggio non di poco conto considerando che i telefoni satellitari costano decisamente di più. A differenza di un normale GPS, che comunica in modo passivo con i satelliti, il Mini comunica in modo attivo ovvero non solo riceve ma può anche inviare dati (SMS, Waypoints e S.O.S.). Quest’ultima caratteristica lo differenzia dai PLB utilizzati per inviare solo ed unicamente allarmi con la propria posizione.
In definitiva il Garmin inReach è un dispositivo satellitare che permette l’invio di messaggi SOS e messaggi bidirezionali SMS.
La rete Iridium
Il Mini deve dialogare con i satelliti per poter funzionare. La rete di satelliti che utilizza è l’Iridium. Questa rete di satelliti riesce a coprire l’intero globo terrestre. Dico questo perché se siete alla ricerca di un PLB alternativo potreste facilmente incappare nello SpotGen3 che è del tutto simile al Mini ma non per la rete satellitare: la GlobalStar attualmente non copre l’intero globo, alcune zone sono scoperte. Per questo motivo ho scelto il Mini.
Il bluetooth, Earthmate e MapShare
In questo articolo non tratterò di tutte le funzionalità, impostazioni e caratteristiche del dispositivo ma solo delle criticità e delle cose essenziali che ogni utente dovrebbe conoscere prima di procedere all’acquisto. Lo dico perché andando a cercare le informazioni sul sito e sul manuale della Garmin si rimane decisamente ad un livello conoscitivo alquanto fumoso. Per le informazioni di base potete fare affidamento al manuale, al sito, ai forum o ai tutorial che trovate sul Web ma per ciò che conta veramente spero di darvi una chiara delucidazione (che a me è mancata).
Il Mini è dotato di bluetooth con il quale potete collegarvi all’applicazione Garmin Earthmate (gratuita) da installare sul vostro smartphone. Con questa associazione non fate altro che trasformare il vostro Mini in GPS cartografico sfruttando lo schermo del vostro cellulare. Vi anticipo che è inutile scaricare l’App Earthmate senza disporre del dispositivo, del suo numero seriale e credenziali di accesso, non funzionerebbe.
L’abbinamento Earthmate e Mini non fà altro che sostituire il Mini all’antenna gps del vostro smartphone.
Badate bene, questa è l’unica funzionalità che potete gestire senza attivare l’abbonamento e qualcuno, forse i più tecnici e smanettoni, si starà chiedendo: ma allora perché non usare solo il cellulare, il suo gps interno e una mappa precaricata (in mancanza di internet)? La domanda è corretta e la risposta è proprio quella che si può intuire: senza abbonamento attivo il Mini è inutile o comunque sostituibile dal cellulare poiché le sue ulteriori funzionalità sono disattivate. Pagare per credere!
A tutti i lettori non sarà sfuggita la parola abbonamento. Ebbene si, la rete satellitare non è gratis e va pagata. Garmin mette a disposizione diversi piani tariffari a seconda delle esigenze degli utilizzatori.
Prima di vedere i piani tariffari va detto che esiste la piattaforma web MapShare. Sostanzialmente stiamo parlando di un portale cartografico (come Google Map ma in versione outdoor) dove possiamo e dobbiamo settare i nostri dati, il piano tariffario, i numeri telefonici, le tracce e tutto quello che serve per la nostra sicurezza. La cosa bella di MapShare è che possiamo caricare il nostro itinerario comodamente da casa nostra e iniziare l’avventura. Sarà sufficiente sincronizzare il tutto sullo smartphone e dal quel momento in poi ogni cosa che scriviamo o registriamo con il Mini comparirà (a nostra discrezione) sia sullo smartphone che sul nostro portale pubblico MapShare. E’ possibile integrare MapShare anche sul proprio sito web.
Da questo punto in avanti iniziano le criticità.
Piani Tariffari
Non andrò ad elencare i prezzi e le possibilità che sicuramente cambieranno nel corso del tempo e comunque potete trovare sul sito della Garmin ma andrò a spiegare il meccanismo, la sua inflessibilità e la sua assurdità.
Una volta acquistato il Garmin inReach Mini dovrete attivare un abbonamento annuale. L’abbonamento permette di accedere a MapShare e ai piani tariffari. Il piano tariffario, a sua volta, permette di accedere alla rete satellitare. A seconda del piano tariffario avremo a disposizione più o meno funzionalità.
Le possibilità di abbonamento (anno 2020) sono di due tipologie: se avete in mente l’utilizzo di un piano tariffario “mese per mese” ovvero per 30gg (rinnovabile a vostra discrezione) dovrete pagare un abbonamento valido per un anno di circa 29,99€. Questa è l’opzione per gli utilizzatori di breve durata o stagionali. Se invece acquisterete un piano tariffario annuale (365gg, anch’esso rinnovabile) pagherete un abbonamento annuale di circa 25€.
Anche i piani tariffari hanno un costo inversamente proporzionale alla durata di utilizzo. I piani tariffari Annuali costano meno di quelli “mese per mese” (Freedom). Si predilige l’utente che copre l’intero anno piuttosto di chi sceglie un mese di piano tariffario.
Una volta scelto il proprio abbonamento “ANNUALE” o “FREEDOM” ci sono a disposizione 3 tipologie di piani tariffari SAFETY, RECREATION, EXPEDITION. Ognuno di essi ha più o meno servizi, con limiti o senza limiti (nota: non ci sono limiti, in qualsiasi piano, per i messaggi SOS).
Chi utilizza gli strumenti Garmin conosce bene la loro affidabilità. Purtroppo non si può dire lo stesso della parte gestionale della famiglia inReach. Dopo aver acquistato il dispositivo mi sono collegato al portale MapShare per la registrazione e ho scoperto con grande stupore che è necessaria l’attivazione dell’abbonamento con annesso il piano tariffario per completare la registrazione!!! Voi direte: registrati prima di iniziare la tua esperienza outdoor e attiva quindi l’abbonamento nel momento che ti serve! Io rispondo che purtroppo non è sempre possibile.
Ecco la mia storia.
Ho acquistato il Mini per una viaggio in bici di 28 giorni (voli aerei compresi). Ipotizzando un piano tariffario mensile (che era sufficiente) avrei dovuto registrarmi entro gli ultimi due giorni prima della partenza per non pagare 2 mesi ma rischiando di incappare in imprevisti difficilmente gestibili. Non me la sono sentita. Ho attivato il piano i primi di Luglio ed effettivamente per gestire MapShare ho dovuto fare molte prove: per caricare le tracce del mio viaggio, per gestire i numeri telefonici di emergenza, per l’invio degli SMS e altro ancora. Aggiungo che MapShare è abbastanza confusionario come portale e abbastanza penoso per la parte cartografica/tracce. Ho speso 29,99€ per l’abbonamento annuale e 19,99€ per il piano tariffario praticamente solo per organizzare il profilo sul portale!
Quando non si vuole proseguire con il piano mensile va inviata la richiesta di sospensione. Avendolo attivato i primi di Luglio è proprio quello che ho fatto considerando che sarei poi partito solo a metà Agosto. Il piano tariffario anche se sospeso resta attivo per tutti i 30 giorni (non è previsto l’accumulo dei giorni non usufruiti). Il primo mese mi è scaduto i primi di Agosto ed avrei riattivato il secondo mese 1/2 giorni prima di partire, circa il 12 di Agosto.
Purtroppo all’atto di rinnovare il mio piano da 19,99€ qualcosa non ha funzionato. All’interno di MapShare si trova uno storico di tutti i malfunzionamenti, dei messaggi, degli SOS ecc. della piattaforma. Come si può leggere il giorno 15 Agosto Garmin ha risolto un problema che impediva la riattivazione dei piani tariffari. E chi doveva riattivare il piano tariffario in quei giorni!?!?! 🙂
Prima che risolvessero il problema ero già in Bolivia e prima di perdere contatto con la rete internet, ho annullato l’intero abbonamento (29,99€). Mi sono registrato nuovamente (altri 29,99€) e fortunatamente ho potuto riattivare il piano tariffario (altri 19,99€).
Ma le sorprese non sono finite qui.
Ho contattato Garmin spiegando il problema e provando a recuperare i 29,99€ del secondo abbonamento. Ho scoperto che Garmin Italia non si occupa dei pagamenti e fatturazione, il riferimento è Garmin USA. Dopo una paio di mail ho ottenuto l’accredito dei circa 29,99€ sul mio profilo MapShare spendibile per i prossimi abbonamenti. Quindi tutto bene?
Forse no. Dalle FAQ Garmin possiamo leggere:
Se sottoscrivi il piano Freedom, riceverai con cadenza annuale un addebito di €29.99 nella data esatta di attivazione del piano. Questa tariffa ci consente di conservare per l’intero anno tutti i tuoi dati inclusa la pagina Mapshare, i punti traccia, i messaggi e molto altro anche nel caso in cui tu decidessi di sospendere temporaneamente il servizio.
La prima cosa grave è che se voglio tenermi il profilo e tutti i miei dati devo pagare ogni anno l’abbonamento. Facciamo l’esempio che per un paio di anni non debba utilizzare il Mini. Ebbene in ogni caso per non disattivare il mio profilo su MapShare dovrei pagare comunque l’abbonamento. Pagherei per un servizio che non utilizzo.
Ma andiamo oltre.
Quest’anno non andrò in viaggio e non rinnoverò l’abbonamento. Non avendo idea di cosa farò da qui a 2 anni che senso avrebbe rinnovare?! Procederò alla disattivazione perdendo, secondo le regole di Garmin, tutti i miei dati. E i miei 29€? Dopo aver scritto a [email protected] ho ottenuto il rimborso sulla carta. Ma non sarebbe più semplice dare la possibilità di attivare e disattivare l’abbonamento a discrezione dell’utente? Invece la regola è pagare tutti gli anni continuamente ed il primo anno che sgarri il tuo account e tutti i tuoi dati vengono eliminati! Mah.
MapShare – premessa
Il portale nel complesso è decisamente semplice ma l’operatività non lo è affatto. Il sito risulta confusionario e la parte cartografica per il caricamento, l’analisi e la visualizzazione delle tracce non è proprio il massimo. Le informazioni inserite vanno sincronizzate con il Mini (o viceversa) e alcune di esse sono visibili dopo 24 ore (es. il cambio di piano tariffario). Insomma tralasciando il sistema satellitare, che ha i suoi meccanismi, il sito MapShare è sicuramente migliorabile.
MapShare – criticità
La schermata HOME ci mostra il nostro piano tariffario, il credito e le statistiche personali. Riguardo al credito voglio precisare che si può pagare l’abbonamento e il piano tariffario con la carta di credito abbinata al profilo oppure tramite MapShare che fungerà da conto principale per le future spese (per chi conosce PayPal è la stessa identica modalità). Garmin preleverà prioritariamente dal conto MapShare e poi eventualmente dalla carta di credito nel qual caso i fondi non fossero sufficienti. Il consiglio è di accreditare il vostro profilo MapShare solo se fate un esperienza outdoor veramente lunga e non volete dipendere dalla carta di credito. Avendo i fondi sul vostro profilo sarete certi di mantenere attivo il vostro piano tariffario in qualsiasi circostanza.
La MAPPA è la parte cartografica con la quale possiamo interagire per caricare le tracce prima e durante il nostro viaggio. Nel mio caso ho predisposto le tappe del percorso (segmenti rossi e blu) e particolari waypoints prima di lasciare casa. Durante il viaggio tutto ciò che sceglieremo di far apparire su MapShare sarà operato tramite il Mini (o il cellulare). Ad esempio possiamo scegliere di registrare la traccia, inoltrare in automatico la nostra posizione, fissare ulteriori waypoints o mostrare i nostri SMS.
Purtroppo dei vari SMS inviati durante il mio ultimo viaggio solo 3 sono stati registrati su MapShare (fortunatamente sono sempre arrivati sui cellulari dei destinatari). A seconda del piano tariffario potremo avere compresi nel prezzo più o meno SMS (superato il limite si pagano circa 50 centesimi per SMS). Ci sono poi gli SMS a testo fisso, inviabili a destinatari fissi, che dovete registrare su MapShare prima di iniziare la vostra avventura. Sono massimo 3 diversi messaggi che potrete inviare illimitatamente dal vostro Mini anche con il piano tariffario più economico.
Nulla da evidenziare sulle altre pagine di MapShare che riguardano la visualizzazione del piano tariffario, degli SMS, dei contatti da impostare, il collegamento ai propri profili social e ai numeri di emergenza.
Riconosco che ci sono ottime funzionalità come l’invio degli SMS e waypoints tramite il cellulare. Agli SMS è possibile allegare anche il link con le proprie coordinate permettendo a chi non è in grado di usare un PC di cliccare ed individuarvi automaticamente sul proprio cellulare. Molto importante è anche la conferma dell’avvenuto invio del nostro SMS e allo stesso modo la possibilità di chi lo legge di poterci rispondere.
La piattaforma, la fatturazione e piani tariffari sono migliorabili.
Collegamento ai social
Attualmente è possibile collegare MapShare a Twitter e Facebook. Non immaginatevi collegamenti a internet, visualizzazione del profilo o caricamento di foto e video! Nulla di tutto questo è possibile. Le operazioni effettuabili sono le medesime degli SMS: invio messaggio di testo e link posizione.
Funzione meteo
Il dispositivo inReach può inviare un messaggio per richiedere le informazioni base, premium o quelle specifiche per la nautica. È possibile ricevere le previsioni meteo per la posizione corrente, per un waypoint memorizzato o per qualsiasi coppia di coordinate GPS. Le previsioni meteo implicano addebiti per l’utilizzo dei dati.
Tutto vero. Provato a 4600 metri di altitudine in Bolivia. Temperatura riscontrata alla mia altitudine e posizione pari a -10°C. La funzione è rapida, precisa e molto utile. Il costo per il servizio meteo base è corrispondente al valore di un SMS.
Funzione rilevamento
La funzione rilevamento consente di registrare e inviare la propria posizione. Registrazione e invio non sono la stessa cosa.
Se l’obiettivo è di registrare solo la traccia del percorso è sufficiente impostare la frequenza di registrazione (1sec, 30sec, 1min, 2min, 5min) e attivare la modalità rilevamento. Il Mini registrerà i punti traccia secondo la frequenza impostata come un normale GPS (è possibile automatizzare la registrazione ad ogni accensione del Mini).
Se l’obiettivo è di inviare i nostri punti traccia registrati e/o la nostra posizione andrà attivata la frequenza di invio (10min, 20min, 30min, 1h, 2h, 4h). Il Mini invierà i dati su MapShare.
La memoria del Mini non è infinita. Raggiunta la sua saturazione vengono scremati i punti traccia più vecchi per far posto a quelli nuovi. In caso di tracce lunghe o comunque con alte frequenze di registrazione e quindi molti punti traccia è risolutivo inviare saltuariamente i dati su MapShare o, se possibile, scaricare i dati liberando il registro di memoria.
Chi ci segue da casa saprà con molta precisione dove ci troviamo, se siamo fermi o ci stiamo spostando.
Se il Mini viene mantenuto in registrazione con frequenza 1sec e invio a 10min viene dichiarata un autonomia di 35h. Non male ma se dovete superare alcuni giorni in posti remoti senza anima viva e senza corrente elettrica è meglio evitare. Va tenuto conto che questa autonomia è stata probabilmente calcolata in situazioni ottimali (batteria nuova, temperatura ambiente favorevole) e al netto di ulteriori consumi come attivazione dello schermo, controllo periodico dei messaggi in entrata, attivazione del bluetooth e così via. Per non perderci troppo nelle varie casistiche, direi che è fondamentale testarlo secondo le esigenze di utilizzo e capire se vale la pena registrare ogni secondo oppure inviare solo la posizione ogni 4h. Nel mio ultimo viaggio l’ho acceso solo per inviare gli SMS con le coordinate (quindi senza punti traccia).
Il rilevamento dipende anche dal piano tariffario. I piani possono avere, o non avere, un limite numerico di punti traccia compresi nel prezzo. Il piano economico avrà limite basso mentre quello più costoso non avrà limiti. Volete registrare e inviare tanti punti traccia? Dovrete spendere di più.
La ricerca dei satelliti
Il Mini non rileva i satelliti se posizionato in tasca, in una borsa o in casa; la ricezione non è nemmeno lontanamente paragonabile al mio eTrex Vista che costa meno della metà. Se lo accendete e siete completamente fermi potreste stare anche diversi minuti senza satelliti. Le cose migliorano decisamente mantenendolo il contatto visivo con il cielo e restando in movimento!
Funzione navigazione
La funzione navigazione è tipicamente presente in ogni GPS. Consiste nel seguire un percorso preventivamente caricato. Ovviamente, nel caso del Mini, per seguire un percorso sarà necessario avere sotto mano il cellulare collegato al bluetooth poiché il display del Mini non è cartografico. Funzione, questa, decisamente inutile visto che possiamo usare direttamente il nostro cellulare e il suo GPS. Ma ciò, ci permette di intuire una cosa: se abbiamo bisogno per la nostra avventura di un uso stressante della mappa grafica, della nostra posizione e della direzione che dobbiamo prendere, non possiamo fare affidamento sul Mini e quindi sul cellulare (la cui batteria ha un’autonomia decisamente limitata).
Mini, Explorer+, GPSMAP 66i
In base a quanto detto poco sopra possiamo bypassare il problema del Mini ovvero la mancanza di display cartografico per un uso tipicamente GPS, con i modelli Explorer+ e il GPSMAP 66i.
Questi i prezzi e il peso:
- Mini _______ 300€ (100g.)
- Explorer+ ___450€ (213g.)
- 66i _________570€ (241g.)
Il 66i, più nuovo rispetto all’Explorer+, è sicuramente da preferire per la microSD esterna (che amplia la memoria) e del calcolo rotta automatico. Per i miei viaggi utilissime entrambe le caratteristiche! Allora perché non acquistarli al posto del Mini?!
Ecco le mie risposte.
Il Mini costa di meno. Il Mini pesa di meno. Il Mini è meno ingombrante. Il Mini associato al mio eTrex Vista HCx (156g. con batterie) pesa solo qualche grammo in più del 66i. Il Mini (300€) e l’eTrex Vista HCx (139€) costano meno rispetto al solo Explorer+. Posso scegliere di portare in viaggio il Mini e l’eTrex Vista oppure solo il Mini oppure solo l’eTrex Vista (a seconda delle necessità). Se in viaggio utilizzo la batteria per registrare e/o visualizzare la traccia consumo solo quella dell’eTrex mantenendo carica la batteria per salvarmi la vita con il Mini. In sostanza avere tutto concentrato in un unico dispositivo non è sempre l’opzione migliore ma queste sono solo considerazioni personali. A voi la scelta.
Ciao, grazie della guida. Sto valutando di prendere il Mini ma non ho ancora ben compreso i costi di abbonamento. Da quello che ho capito per un uso saltuario (diciamo una o due uscite al mese, tra montagna e mare) spenderei MINIMO 29,99 per l’abbonamento annuale e 14,99 per il mensile Safety? Ossia 210 € anno (sticazzi!)? Ti ringrazio per l’eventuale risposta.
Ciao, scusa il ritardo ma non leggo di frequente i messaggi sul blog. Puoi usare i social per una risposta più immediata. Il tuo ragionamento non è corretto: per uso annuale spederesti €24,99 + €14,99(x12, piano SAFETY) = €204,87
Ritengo che non siano pochi soldi, soprattutto se ci fai qualche scampagnata. Io ci ho attraversato deserti per centinaia di chilometri e ti assicuro, come comprenderai, che sono soldi che in caso di necessità sono ben spesi.
Se sei ancora interessato puoi contattarmi su FB. Un saluto