Sono accampato in riva alla Loira. Il posto non è da copertina ma ha comunque il suo fascino. In fondo in fondo sono un romanticone e sono pure in dolce compagnia delle tante zanzare francesi! 😠 Sono arrivato qui da Parigi dopo essere stato espulso dal parco di Versailles, esser stato quasi rapinato a Chartres ed aver pedalato nel nulla più completo in una delle migliori giornate del mio viaggio!
A Versailles sono arrivato a metà mattinata dopo aver salutato Maude che doveva lavorare. Ovviamente dopo i due giorni da sogno parigini, il duro risveglio, pioggia e salita. Brevi fortunatamente.
Maude mi ha spiegato che se volevo visitare la reggia e il parco avrei impiegato tutta la giornata così ho scelto di dare un’occhiata al parco evitando di lasciare la bici incustodita.
Il parco è diviso dal giardino vero e proprio e le biciclette possono transitare solo qui, non nel giardino. Un paio di cartelli li ho letti e mi sembrava anche chiaro che in giardino si potesse entrare con bici alla mano, ma non è stato così per il signor poliziotto che con un inglese germanico incazzato mi ha gentilmente indicato l’uscita.
E quindi niente giardino. Vabbè, magari ci torno a vederlo quando sarò vecchio.:)
Proseguo per Chartres e a 5 km dalla città, visto che era tardo pomeriggio, decido di accamparmi in un boschetto che da su una strada chiusa al traffico. Solitamente non resto troppo in vista con la tenda ma visto che i francesi in bici e a piedi su stradelle e boschi non ci vanno, ho azzardato. Fatto male! Perchè dopo aver montato la tenda e quasi finito di mangiare noto un tizio che si aggirava attorno la mia tenda e che probabilmente cercava di capire se era abitata. Sono sicuro non fosse un rapinatore ma solo un ladruncolo che aveva fiutato l’affare. Senza farla troppo lunga, appena ho avuto l’occasione ho smontato e rimontato altrove il mio campo.
Il mattino seguente visita alla famosa cattedrale di Chartres, visibile a chilometri di distanza con le sue torri di 103 e 110 m di altezza.
Decido, dopo aver dato una rapida occhiata, di fare spesa e trovare un camping per godermi una giornata in questo luogo.
Trascorrero’ almeno un paio d’ore tra roba da leggere, cripta e fotografie. Naturalmente le foto, essendoci poca luce, sono quello che sono.
Dovessi fare un paragone con quella di Parigi direi che questa è meglio all’esterno e Parigi meglio all’interno.
Molto strana la posizione dell’organo, uno dei più vecchi di Francia, su un lato della navata centrale.
Oltre all’architettura spiccano il labirinto, che purtroppo non era visibile a causa di lavori, e le vetrate.
Due giorni a Parigi e uno a Chartres mi hanno rigenerato la mente. Il fisico è quasi sempre andato bene, non ho mai avuto grossi problemi ma psicologicamente, dopo Bruges, ero molto stanco. La partenza di Silvia, la pioggia, il nulla totale sulla costa nord, 3-4 giorni di umidità e qualche problemino con gli animaletti del bosco mi avevano abbattuto. Quando perdi lo spirito di avventura è finito il viaggio.
Quando scendi così in basso, come nella vita, puoi solo risalire. E così è stato per me oggi.
Parto dal campeggio di Chartres con tanta carica e la voglia di scoprire nuovi luoghi. Non mi importa se ho gli indumenti bagnati appesi alla bici a causa di una pessima asciugatrice o che devo pedalare contro vento tutto il giorno, mi prendo le cuffie, la mia musica e canto tutto il pomeriggio. Questa positività mi porta a pensare ai luoghi e alle persone care a casa, ai luoghi e alle persone che ho conosciuto in viaggio e ai luoghi e alle persone che conoscero’ in futuro.
Viaggiare in bici, ed immagino anche a piedi, non è turismo, non si pedala solo per fare foto e video di luoghi, cose e persone. Un viaggio di migliaia di chilometri, 3600 attualmente, ti porta a scoprirti internamente, stimola le tue emozioni e misura le tue capacità.
Assieme a Maude, ad esempio, ho capito che molte miei emozioni, come quando trovi dove campeggiare prima che faccia buio, oppure essere in tenda quando piove, o ancora, bere una semplice tazza di the al caldo sono condivise e sentite maggiormente in viaggio rispetto alla vita quotidiana. Ecco quindi che il viaggio è anche e soprattutto spirituale.
Grande giornata oggi!
Prossima tappa Orleans e almeno un castello….se non mi buttano fuori anche da lì!!!!😆