Adesso che scrivo non ho la più pallida idea di dove sono. Si chiama improvvisazione del viaggiatore o scarsa esperienza del principiante?
Ho lasciato il mio percorso originale per una veloce visita a Friburgo; naturalmente nel poco tempo a disposizione ho pedalato solo nel centro storico ovvero piazza, cattedrale e vie secondarie; qui non circolano auto ma solo trasporti su rotaia, pedoni e biciclette; naturalmente dopo il richiamo avuto dal vigile a Bolzano mi sono sincerato di tutte le zone dove era permesso stare in sella e di quelle da fare bici alla mano; ovviamente anche qui ho sbaraccato, passando, unica bicicletta oltretutto carica come un mulo, dentro il mercato cittadino in cui in certi punti non passerebbe uno spillo! 😆
Fortunatamente non ci sono vigili o poliziotti; a dir la verità devo ancora vedere un vigile e di paesi, tralasciando la foresta nera, ne ho attraversati parecchi. Qui vige il quieto vivere, la civiltà e il rispetto: ogni volta che sono sulla carreggiata e sopraggiunge un auto alle mie spalle il 90% delle volte rallenta e mi sorpassa a velocità minima.
La cosa più pazzesca, e mi è capitato già 3 o 4 volte, accade quando lungo la strada mi diletto con il wifi free a comunicare a casa o aggiornare il blog; la gente si ferma e mi chiede se ho bisogno di aiuto a trovare la strada; inizialmente da tipico italiano, mentre mi offrivano aiuto, mi voltavo a guardare la bici e le borse pensando ad un diversivo per distrarmi, invece no…solo gentilezza!
Insomma, Friburgo promossa a pieni voti anche se ho rischiato un paio di volte di impuntarmi nei canaletti di scolo presenti in tutte le vie…
Arrivare a Friburgo è stato davvero bello, una discesa infinita per boschi e poi tutta ciclabile comoda comoda fino in centro. Ma se alla mattina mi son sentito un leone alla sera direi più un…..il contrario! Per riprendere la seconda parte di foresta e soprattutto il mio itinerario, da quel che ho visto sicuramente migliore della parte occidentale della foresta, ho dovuto risalire per circa 15 km in salita costante, di quelle che ti piegano piano piano.
St.Peter e St.Margen i paesi che ho attraversato, e pure la mucca era incazzata!
Ora dovrei essere a pochi chilometri dalla mia traccia e, per riprendere la frase iniziale dell’articolo, non so quante vallate e che altimetrie ci sono dalla mia posizione a quella della traccia; ho due opzioni ovvero tornare verso sud e riprendere le strade asfaltate oppure tagliare il bosco andando a naso e sperando di non trovare le sterrate da 20 e passa percento di pendenza perché allora sono cavoli amari; spingere una bici da cicloturismo carica, e mi è già capitato, non è bello; non tanto per il peso ma per l’equilibrio, la ruota anteriore è scarica, le borse ti costringono a stare lontano dalla bici……insomma è una gran rogna!
Intanto penso e guarderò in lontananza quale via prendere….