PREMESSA
Durante l’ultimo viaggio in Bolivia e Cile ho quasi distrutto il mio portapacchi posteriore, un’incubo per ogni cicloviaggiatore. Sono stato fortunato perché la rottura si è verificata al di fuori di zone remote, perché il danno è stato facilmente riparabile e perché ho evitato di farmi seriamente male solo per puro caso.
LA ROTTURA
Dopo 450km di sterrato boliviano sono sceso dal passo Hito Cajón che dal confine porta a San Pedro de Atacama (Cile) per una lunghissima discesa su asfalto di circa 40km dove i freni non si usano quasi mai. La velocità, è inutile dirlo, è abbastanza sostenuta. A San Predo de Atacama ho staccato dal tubo sella la fibbia del mio Dry Bag (borsa che appoggio e fisso sul portapacchi con cinghie elastiche) ed è caduto tutto a terra.
L’aggancio della fibbia è una mia precauzione aggiuntiva per non perdere la borsa in situazioni di fondo molto sconnesso, tratti a spinta, tratti ripidi ecc. Proprio questa azione ha evitato che il portapacchi e l’intero comparto borse posteriori finisse a terra durante la discesa facendomi cadere rovinosamente a 40 all’ora! Purtroppo nell’ultimo giorno di sterrato boliviano si sono rotti i ganci che collegano il portapacchi al piantone sella e non me ne sono accorto proprio grazie alla fibbia del Dry Bag che teneva su tutto.
LA CAUSA
In realtà la rottura ha interessato solo uno dei due ganci. L’altro aveva la vite di fissaggio leggermente spanata che evidentemente non faceva a dovere il suo lavoro. Non lavorando bene una delle 2 viti tutto il peso si è scaricato sull’altra che ha finito per spezzarsi. Risultato: entrambe i ganci non hanno più sorretto il portapacchi in posizione orizzontale, lo ha fatto il mio Dry Bag!
SOLUZIONE
Avendo un gancio buono ma con vite spanata ed un gancio spezzato con vite buona ho messo insieme le cose ancora utilizzabili e ho fissato il portapacchi con un solo gancio e una cinghia elastica ben in tiro. Ma cosa sarebbe successo se la rottura si fosse presentata in zone desertiche?
CONSIGLI PER IL PORTAPACCHI
Per prima cosa il portapacchi da acquistare deve essere robusto e per robusto intendo che possa tenere almeno 25kg, meglio se 30 o 35 come il mio. Non fate affidamento su calcoli matematici di ciò che ci caricate perché non funziona così, il portapacchi deve essere robusto per portare il peso anche su sterrati impegnativi con buche e sassi dove le sollecitazioni sono continue. Se comprate un prodotto che tiene 25kg ma con tubi sottili e saldature inefficaci grosso modo su asfalto andate bene ma alla prima buca spaccate tutto.
Ottimo per qualità/prezzo è il mio Tortec Expedition con tubi da 10mm, alluminio, portata 35kg e 850gr di peso. Se poi volete fare gli spendaccioni potete consultare marche più blasonate come la Tubus. La differenza è che il Tortec lo acquistate con circa 30€ mentre la Tubus con un centinaio.
Ovviamente tra i consigli, vista la mia esperienza, non posso che menzionare la manutenzione. Evitate di fare i polli come me e partite con le viti e quindi i ganci funzionanti. Una minuscola vite spanata, crinata o arrugginita vi può fottere un’intera esperienza di viaggio.
Evitate portapacchi con prolunghe e/o staffe aggiuntive per il fissaggio; più elementi mobili ci sono e maggiori sono le probabilità di rotture.
Aggiungo, riguardo le viti, di portarne qualcuna di scorta perché può capitare che dopo giorni di viaggio e sollecitazioni tendano ad allentarsi; se vi va male si spezzano e siete nella merda ma se si va meno di merda fuoriescono e le perdete. Quindi primo consiglio: fare sempre un check generale della bici ogni 2-3 giorni, chiaramente a seconda dello sforzo a cui la state sottoponendo. Secondo consiglio: portate qualche scorta a seconda della durata del viaggio.
Se volete stare nel burro perché magari affronterete mesi di viaggio con percorsi difficili integrate ai soliti 4 punti di fissaggio del portapacchi (2 alla ruota posteriore e 2 al tubo sella) un paio di punti sui tubi obliqui del carro della bici. Sto pensando di realizzarli con dei collarini a vite (tipo quelli per tubi idraulici). La loro funzione è molto semplice: distribuire meglio il peso e salvarvi il viaggio in caso di rotture (soprattutto degli occhielli sulla ruota posteriore). Ovviamente questa è una soluzione utile a chi copre percorsi lunghi e stressanti per la bici.
Quello che stò per dire contraddice il mio modo di viaggiare, almeno fino ad oggi (ma proprio dall’esperienza si impara). Anche se avete a disposizione un buon portapacchi va da se che caricare tutto il peso al posteriore, lasciando libera la ruota anteriore, aumenta la probabilità di rotture. Fino ad oggi ho sempre viaggiato con le borse al posteriore (tranne quella al manubrio) ma ho capito che è meglio non esagerare…
Buon viaggio!