Un itinerario a due passi da casa, anzi a tiro di schioppo. La prima uscita del 2017 in modalità cicloturistica l’abbiamo fatta tra Arcevia e Corinaldo. Le vallate che dividono i nostri paesi da questa zona sono davvero poche, al momento non possiamo permetterci spostamenti maggiori. Diciamo che le idee non mancano ma dobbiamo accontentarci, così Google alla mano decidiamo di partire con destinazione Corinaldo.
Silvia è impegnata fino a mezzogiorno ma già alle 13 di sabato primo Aprile siamo in auto con bici e tenda al seguito. Le previsioni meteo non sono rassicuranti per la domenica ma alla fine la scamperemo….come sempre! Nei pressi della scuola media di Corinaldo lasciamo l’auto e decidiamo di visitare subito il centro che dalle foto e dai ricordi di Silvia dovrebbe essere la punta di diamante di questi due giorni: la visita durerà un quarto d’ora! Inutile dire che, pur essendo un bel paese, non ci ha esaltato e decidiamo di partire per la pedalata che ci porterà da Corinaldo fino al bellissimo borgo o meglio dire, castello di Palazzo.
Ah, dimenticavo una cosa fondamentale: sia io ma soprattutto Silvia siamo un pelino fuori allenamento! L’itinerario completo prevede una sessantina di chilometri e circa 1300m di dislivello positivo. Sono numeri che almeno per me non dicono molto ma va messo in conto che io ho la bici con circa 35kg di peso e Silvia non vede una bici probabilmente dal viaggio in Olanda! In aggiunta il percorso è tutto, o quasi, su strada asfaltata di crinale con innumerevoli sali scendi; quest’ultimi saranno decisivi per cambi di umore repentini da parte di Silvietta che mi imporrà il dialogo solo in tratti pianeggianti e discesistici…….ma non in salita! La zona e il percorso non sono assolutamente d’aiuto a stimolare la voglia di pedalare: strade anonime fortunatamente non troppo trafficate e collìne già viste. Ma ci adeguiamo.
Così passiamo Castelleone di Suasa che verrà ricordata solo per la ripida salita che l’attraversa e dopo la quale, a distanza di qualche chilometro, ci sarà il cedimento psico-fisico di Silvia che mediterà il ritiro al chilometro 16. Ma è solo un valutazione che verrà accantonata quasi subito grazie alla sua tenacia e testardaggine a non mollare mai.
Attraversiamo il primo castello di Arcevia ovvero S.Pietro, un piccolo e raccolto borgo che promuoviamo a pieni voti. Saltiamo Loretello per il quale è richiesta una piccola deviazione e raggiungiamo Palazzo. Come detto questo borgo, letteralmente arroccato su una collinetta è davvero interessante per le sue costruzioni ma soprattutto per i suoi strettissimi vicoli.
Siamo sui 28km percorsi e ci apprestiamo a trovare un posto per dormire proprio a ridosso della salita più lunga che è quella per Arcevia. Riusciamo ad accamparci su un bel praticello non lontano da alcune abitazioni e con vista panoramica di Arcevia. Come al solito qualche episodio strano lo viviamo sempre e nella notte transiteranno, a pochi metri dalla tenda, diversi caprioli che ci sveglieranno con i loro bramiti, scambiati da “qualcuno” per cani rauchi…
La mattina seguente le gambe ma soprattutto il sedere non stanno benissimo, il cielo è nuvoloso e l’aria freschetta. Decidiamo di non salire ad Arcevia e proseguiamo per un altro castello: Piticchio. Per arrivarci affrontiamo una ripida salita ma lo sforzo è completamente ripagato visto che in tutto il weekend è probabilmente il miglior borgo che abbiamo visto. Anche qui case antiche, mura di cinta e vicoli strettissimi.
Terminata la visita scendiamo per una ripida strada bianca e torniamo sull’asfaltata che ci porterà al castello di Montale, Barbara e a seguire Ostra Vetere dove, ormai vicini a Corinaldo, decidiamo di fare una pausa per un caffè ed un rapida visita al centro storico.
Chiudiamo il giro, per la felicità di Silvia, in salita! Da Ostra Vetere si scende e a un paio di chilometri da Corinaldo si risale fino all’auto. Esce pure il sole e caricate le bici in auto ripartiamo con il sorriso in faccia……ne vale sempre la pena!